Un pullman carico di pendolari viene sequestrato da due ragazzi armati solo di pistole finte. Mentre la Digos segue la pista del terrorismo islamico, la Squadra Mobile si concentra su una possibile richiesta estorsiva.
Il questore decide di affiancare, all’investigatore che sta già indagando, un vecchio poliziotto della Digos, Domenico Bernese. Personaggio strano, questo Bernese: una carriera costruita solo grazie al sindacato; una destituzione già decisa, evitata sfruttando un cavillo; e quando aveva messo incinta una ragazza, affetta da ritardo mentale, il licenziamento sembrava certo. Ma sembrava soltanto.

Nel frattempo un ispettore dell’ufficio denunce trova, grazie a una strana perquisizione, alcune pistole russe nascoste nell’appartamento di un anziano professore di italiano. E lo arresta.
Quando si scopre che i sequestratori del pullman sono originari della Transnistria, e che la perquisizione a casa del professore non si doveva fare, le cose iniziano a farsi chiare.
Ma l’incontro fra quei due poliziotti così diversi non servirà solo a risolvere il caso.

Il racconto è arrivato terzo al concorso Ormegialle (giuria presieduta da Carlo Lucarelli) e nel 2007 è stato pubblicato nell’antologia Anonima Assassini II.