Ispezione esterna
Dopo aver visto cosa è e cosa non è la strategia, e aver gettato un ponte fra strategia e narrazione, possiamo effettuare un’autopsia (questa volta non letteraria) di una serie televisiva: Billions.
Prodotta e trasmessa dalla rete statunitense Showtime, iniziata nel 2016 e giunta alla quarta stagione, racconta dello scontro tra il Procuratore federale della zona Sud di New York, Charles Rhoades, e Robert Axelrod, il proprietario di una fiorente società finanziaria, la Axe Capital. Questi è sospettato di commettere illeciti anche penali e il Procuratore Rhoades decide di instaurare un processo contro di lui. Axelrod allora reagisce, attaccando a sua volta, scardinando così il classico quadro di indagatore/accusato. Lo scontro viene perciò proiettato in varie dimensioni basate sul potere, il denaro o l’ingerenza.
Cominciamo analizzando in maniera approfondita la prima puntata, “Pilot” [1.01], in quanto riassume in sé tutti i caratteri che saranno di seguito analiticamente dissezionati. (I titoli degli episodi saranno indicati in inglese; i numeri fra parentesi quadre indicano la stagione e il numero di episodio – da qui in poi, c’è un po’ di SPOILER).
All’apertura della serie, due dipendenti della Axe Capital propongono al protagonista Axelrod un affare di natura finanziaria. Questi però, dopo un breve scambio di battute, è in grado di scorgere con chiarezza nella nebbia del mercato e di individuare un’occulta strategia finanziaria: infatti gli analisti hanno scoperto che la società Electric Sun sta acquisendo l’azienda Lumetherm, e prevedono perciò che le azioni di quest’ultima saliranno. Ma Axelrod, dopo aver saputo che il futuro amministratore della Lumetherm sarà un certo Kasawitz, comprende il sottile gioco sottostante, ovvero che Kasawitz, il quale controlla sia la ElectricSun che la Lumetherm, ha imbastito una finta scalata per ingannare il mercato, mascherando il suo reale scopo, ovvero quello di liberarsi delle aziende. Le azioni perciò, quando il gioco sarà scoperto, crolleranno anziché salire. Axelrod dimostra di conoscere il proprio nemico (insegnamento di Sun Tzu).
Anche la Procura federale (U.S. Attorney for the Southern District of New York) rimane preda di una mossa strategica. Spyros, funzionario della SEC (U.S. Security and Exchange Commission, l’ente federale preposto alla vigilanza della borsa), prova a convincere il Procuratore Rhoades a perseguire penalmente la Axe Capital. Quando Rhoades rifiuta, Spyros lo fa provocare pubblicamente da un giornalista. Ma Rhoades non abbocca e anzi dimostra subito la sua attitudine strategica: paragona ciò che sta accadendo a una partita a scacchi 3D e attua delle vincenti contromosse. Si è infatti reso conto che se muovesse un attacco alla Axe Capital si troverebbe a combattere contro un nemico potente e, sia in caso di vittoria che sconfitta, sarebbe la SEC a trarre un beneficio dai suoi sforzi; Rhoades è riuscito a disvelare le mosse del suo, momentaneo, avversario.
La componente strategica nel modo di fare del Procuratore gli deriva da una tradizione di famiglia. Rhoades infatti si trova a dover decidere sulla carcerazione di un uomo d’affari, che è anche incidentalmente suo amico di famiglia. Quando l’indagato giunge nell’ufficio della Procura per il patteggiamento, si presenta anche il padre di Rhoades, che lo accompagna apparentemente senza motivo. Il Procuratore si infuria, ritenendo che si tratti di un tentativo di rabbonimento per impietosirlo, e propone perciò il massimo della pena. Successivamente il padre gli rivelerà di essersi presentato intenzionalmente al patteggiamento, proprio per irritare il figlio e spingerlo così a usare il massimo rigore, in modo da evitare che un momento di debolezza o pietà potesse indebolire l’immagine pubblica da Procuratore: un crudele stratagemma.
L’attacco di Rhoades ad Axelrod si muove inizialmente in maniera indiretta. Il miliardario è intenzionato a comprare una villa troppo lussuosa, ma gli viene subito consigliato di evitare, per non guastare la sua immagine pubblica, ed egli desiste. Rhoades allora, per tastare l’avversario, decide di provocarlo: riesce a far presentare un’offerta concorrenziale per la villa, che crea urgenza in Axelrod e lo spinge perciò a concludere l’acquisto: una provocazione.
Quando poi è chiaro che l’attacco sta assumendo un carattere inevitabile, Axelrod decide di manipolare il Procuratore e gli fornisce una grossa preda, la società finanziaria di un conoscente che ha commesso illeciti, per tenerlo occupato. Una diversione a tutti gli effetti.
Anche le relazioni sociali sono intrise di strategia. La moglie del procuratore lavora alla Axe Capital e perciò questi, prima di iniziare il suo attacco, prova con una scusa a convincerla a cambiare occupazione. Ma la donna dimostra subito di conoscere l’avversario (il marito), comprende che la proposta è una manipolazione e intuisce perfino che la Procura sta perseguendo qualcuno della Axe Capital.
Anche nella famiglia di Axelrod la strategia è di casa. Quando i due figli si sfidano sulla conoscenza storica, il più piccolo sbaglia in maniera preordinata e volontaria una domanda semplice. Poi, nella scommessa successiva, invita l’altro ad aumentare la posta, e quello ingenuamente accetta. Solo allora il più piccolo rivela la sua vera natura e vince, grazie alla sua conoscenza approfondita della storia: il bambino si finge debole quando in realtà è forte, per ingannare l’avversario.
Dissezione 1: ambiti
La strategia viene declinata in Billions in molti e diversi ambiti.
Sebbene non vi siano nella serie elementi o episodi di natura militare, la guerra viene sovente citata espressamente. In “Short Squeeze” [1.04] Axelrod viene paragonato, in sede di interrogatorio, a una portaerei che si muove portandosi dietro tutta la flotta. Axelrod stesso utilizza costantemente metafore militari per tenere alto il morale dei suoi broker. In “The Deal” [1.06], per esemplificare il fallimento dell’attacco nemico, cita il giorno dopo Pearl Harbour, mentre in “The Conversation” [1.12] Nagasaki è usato per spiegare l’annientamento e in “Risk Management” [2.01] l’armistizio della II Guerra Mondiale è un esempio di successo solo parziale. Rhoades, in “Magical Thinking” [1.11], viene ammonito dal suo superiore, che gli consiglia moderazione citando i consigli di Patton al generale Bradley; mentre in “The Oath” [2.04] Rhoades spiega le sue azioni citando la “prima ondata dello sbarco in Normandia”, da sacrificare affinché la seconda ondata raggiunga l’obiettivo.
La strategia finanziaria è ovviamente presente. Significativa la strategia del collar utilizzata in “Risk Management” [2.01], che prevede l’acquisto di un titolo unitamente sia all’acquisto di un’opzione put (la possibilità di vendere, anche in caso di eccessivo ribasso, a un prezzo comunque predeterminato: lo strike price) che alla vendita di un’opzione call (la medesima cosa del put, ma relativa a un acquisto). In questo modo l’acquisto del titolo viene protetto dai forti ribassi e se ne può calcolare la perdita massima (e anche il guadagno massimo, come contropartita).
I rapporti interpersonali (in particolare quello fra Rhoades e la moglie Wendy) sono densi di strategia. In “Risk Management” [2.01] i due si incontrano dopo essersi separati. Rhoades ha appena scoperto che Wendy ha incassato 5 milioni di dollari da Axelrod (un regalo/buonuscita), pagamento che potrebbe causargli guai anche giudiziari, ma di cui lei non lo ha informato. Rhoades però decide di non contestarle fin dall’inizio questa gravissima omissione, infatti quando entra in casa e viene sgridato per questioni banali, non reagisce ma si dichiara anzi disponibile al dialogo. Lei, nuovamente, lo attacca, accusandolo implicitamente di non darle spazio. Ma Rhoades continua a preparare il terreno e decide di virare verso un argomento laterale, quello delle difficoltà di comunicazione durante la separazione. Wendy, nuovamente, lo accusa implicitamente del fallimento del matrimonio, addossandogli la colpa per tale mancanza di comunicazione. A quel punto Rhoades ha preparato il terreno e può rivelarle di aver scoperto dei 5 milioni, le illustra le possibili disastrose conseguenze, e si trova di colpo in posizione di vantaggio. Lei non può far altro che scusarsi, ma la posizione remissiva dura poco: Wendy reagisce e sposta la discussione sul piano personale e sessuale, rimarcando la loro lontananza e la sua necessità di libertà, e se ne va da vincitrice.
Anche la psicologia ha connotazioni strategiche. Wendy infatti applica un approccio lontano da quello dell’analisi freudiana e contiguo invece alle terapie brevi strategiche, come quelle di Giorgio Nardone e Paul Watzlawick della Scuola di Palo Alto. Comunica infatti ai pazienti che lo scopo della sua terapia è quello di raggiungere rapidamente una soluzione e ottenere “un cambiamento immediato”, come dice lei stessa in “YumTime” [1.03].
Infine compaiono numerose citazioni alla teoria dei giochi. Del gioco del Gô vengono utilizzate in modo metaforico due mosse classiche: in “Where the fuck is Donnie?” [1.09] la mossa Kikashi serve per spiegare la necessità di rimuovere il flusso informativo verso la Procura; in “Currency” [2.05] la mossa del salto della scimmia esemplifica l’imminente chiusura dell’attacco di Rhoades contro la banca d’investimenti Spartan Ives. La teoria dei giochi viene espressamente citata sia in relazione al dilemma del prigioniero usato dalla Procura in “YumTime” [1.03], sia riguardo al poker in “Optimal Play” [2.03].
Dissezione 2: livelli
La strategia viene utilizzata in Billions anche a differenti livelli.
Quello più basso è citazionistico, che trova nella strategia un ricco bacino per arredare la sceneggiatura e organizzare un ambiente pronto ad assorbire gli altri elementi strategici. Perfino il cibo da asporto, il pollo fritto “alla generale Tso” citato in “Naming Rights” [1:02], è un riferimento allo stratega Zuo Zongtang (1812-1885) comandante militare sotto l’impero di Qing noto per i suoi metodi nel sopprimere le rivolte (fonte dell’immagine: TheCulinaryGeek, CC BY 2.0).
Le esemplificazioni dal mondo militare sono ovunque: Alamo e le Termopili in “Currency” [2.05], Cesare contro i Visigoti in “Dead Cat Bounce” [2.02] e l’arrendevolezza dei soldati francesi in “Indian Four” [2.06]; ma anche il fatto che soldi e azioni vengano paragonati a munizioni, come accade anche in “Where the fuck is Donnie?” [1.09].
Perfino il nome del protagonista, Robert Axelrod, è stato ricalcato su quello del professor dell’Università del Michigan Robert Axelrod, autore di molte importanti pubblicazioni, tra cui Evoluzione della cooperazione (1984, Penguin Books), famoso per i suoi studi sull’applicazione delle teorie dei giochi e della complessità ai sistemi sociopolitici.
Anche i libri militari hanno il loro peso. In “The good life” [1.05] la promettente assistente del Procuratore indica come libro preferito, un semi sconosciuto trattato giovanile di Theodore Roosvelt: The naval operations of war between British and US 1812-1815. In “Optimal Play” [2.03] si scopre che il libro preferito di Rhoades è La Seconda Guerra Mondiale, che valse a Winston Churchill il premio Nobel per la letteratura nel 1953, e di cui possiede una rara copia con dedica manoscritta addirittura per il generale Montgomery.
Un ulteriore livello con cui la strategia arriva nella serie è quello esemplificativo. Una struttura strategica viene utilizzata per mostrare allo spettatore come operano i personaggi, sia nel corso di una scena, che di una puntata, che di una porzione o di un’intera stagione. Il judo diventa esemplificazione della condotta di Rhoades: in “Risk Management” [2.01] il maestro gli insegna come attaccare anche quando si è ormai con la schiena a terra, mentre in “The Oath” [2.04] gli spiega la differenza fra attacco dannoso e attacco efficace. Tutti insegnamenti che poi il Procuratore utilizza nel suo lavoro.
Altre volte la strategia viene utilizzata per la sottotrama di un episodio, come in “Hell of a Ride” [3.04]. Axelrod è interessato a che il consiglio d’amministrazione dell’associazione World Aid, di cui fa parte, appoggi il progetto di filantropia strategica di Oscar Langstraat, sulla cui azienda vuole speculare. Ma sa che il CdA osteggia quel tipo di investimenti per cui elabora un’iniziale strategia fortemente aggressiva, con la quale è convinto di poter convincere gli altri amministratori. Ma si rende conto che il CdA osteggia molto anche lui, a causa dei suoi guai giudiziari, e quindi applica una strategia inversa: durante il consiglio cerca di ridicolizzare Langstraat e il suo progetto; gli amministratori a quel punto, irritati da Axelrod, reagiscono accettando la proposta.
In altre occasioni la strategia sottesa a un’azione si innesta nel quadro generale della stagione. In “YumTime” [1.03] Axelrod vuole scalare una grossa azienda che produce merendine. Dopo aver studiato l’avversario, minaccia i consiglieri di pubblicare una lettera come azionista, se non gli verrà concesso un posto nel consiglio, e scopre in questo modo che il perno dell’azienda è il presidente. Per convincerlo lo porta in una pizzeria artigianale e gli illustra come la qualità risieda negli ingredienti, a differenza delle merendine prodotte dall’azienda, che sono diventate pessime dopo aver cambiato ricetta. A quel punto Axelrod interviene nel consiglio e riesce a far rimuovere l’amministratore delegato e una consigliera che è, fra l’altro, l’amante del padre del Procuratore. Si scopre così che tutta la manovra finanziaria aveva il solo fine di colpire il suo avversario, Rhoades, danneggiando il padre tramite l’amante.
Solitamente però la strategia abbraccia vari episodi. Rhoades, per evitare il licenziamento da parte del Procuratore generale, ha dovuto attaccare al buio la grossa banca d’investimenti Spartan Ives. Ha poi scoperto che trucca le aste del Tesoro, ma da quando le acque si sono agitate, le aste sono tornate a essere regolari e quindi Rhoades, se vuole acquisire prove, deve fare in modo che le attività illecite ricomincino. In “The Oath” [2.04] Rhoades decide di perquisire la Spartan Ives con un’accusa che non reggerà; lo scopo è quello di stimolare un incontro di persona con il capo della Spartan Ives, Boyd. Durante quell’incontro Rhoades, anziché attaccarlo, chiede a Boyd un favore (strategia inversa): fingendo di essere disperato, gli propone una quiete rapida e stabile, in cambio dell’incriminazione di qualche dipendente di medio livello. Rhoades inganna anche le persone a lui vicine, in modo che possano confermare a Boyd la genuinità dell’accordo, e questo finisce per accettare. In questo modo la Spartan Ives si tranquillizza e ricomincia a truccare le aste del Tesoro, fatto che porterà, nelle puntate successive, all’arresto di Boyd.
Gli esempi di strategia applicati alla costruzione di scene ed episodi è vestissimo, e copre quasi ogni puntata delle serie, ma vi è anche un livello superiore, quello narrativo. Qui la strategia si interseca con i metodi di costruzione delle storie e ne diventa elemento portante, come abbiamo visto già visto qui.
Indagine istologica
C’è un episodio singolo che merita di essere analizzato per la sua particolare natura strategica. Nella puntata “Dead Cat Bounce” [2.02] Rhoades, nel corso di un party, avvicina i suoi tre Sostituti Procuratori più dotati, si siede al tavolo con loro e racconta una storia: quella di uno scacchista baro.
La storia è la seguente: il Procuratore si reca a Central Park per giocare a scacchi in uno dei vari siti pubblici e inizia un’avvincente partita. Questo è un primo livello strategico: il gioco.
Nel corso della partita il Procuratore si accorge però che il suo avversario ha barato, con un’abile mossa illusionistica è riescito a sottrarre due cavalli al posto di uno: un secondo livello strategico relativo a un inganno.
Rhoades potrebbe smascherarlo pubblicamente, vincere la partita, magari anche farlo bandire dal parco, invece decide di riformulare il suo approccio. Si arrende e perde, ma poi rivela in modo riservato al baro di averlo colto in flagranza e lo ricatta: se non vuole essere smascherato, dovrà giocare con un bambino in attesa e dopo una partita bellissima, farlo vincere. A un inganno iniziale, rivelato grazie all’abilità (spirito di osservazione) del Procuratore, non viene risposto con un’azione di forza, ma con un approccio obliquo che porta a un risultato “migliore della vittoria”, un miglioramento dell’ambiente (terzo livello).
Inoltre, al quarto livello, proprio mentre il Procuratore racconta del baro, egli stesso sta “barando” (inganno ai danni degli ascoltatori interni alla serie, i Sostituti Procuratori). Infatti, sebbene Rhoades non lo riferisca, si è recato al parco per incontrare Spyros, della SEC, il quale gli rivela, indebitamente, l’esistenza e i dettagli di un’indagine interna proprio contro di lui.
Il discorso stesso che Rhoades sta facendo ai Sostituti Procuratori è una metafora, finalizzata a spingerli a non tradirlo nel corso della predetta indagine interna, se vogliono ambire all’imminente promozione. Un ulteriore livello strategico dell’episodio, il quinto.
E infine, la decisione sul modo di agire del Procuratore con il baro è in realtà un’illustrazione metaforica su come egli gestirà, per tutta la seconda stagione di Billions, lo scontro con Axelrod: non più la ricerca dello sgarro e la conseguente immediata punizione (attività tipica della magistratura), ma un modo di agire più sottilmente strategico. Un ulteriore livello, il sesto.
Valutazione finale
Questa serie, benché ambientata nei mondi dell’alta finanza e del contrasto ai crimini finanziari, in realtà contiene un complesso sistema di riferimento intriso di principi strategici. La strategia emerge sia nelle citazioni che nella costruzione delle scene, sia nelle puntate che nell’architettura delle stagioni, e l’analisi del contenuto strategico della serie diventa quindi un utile parallelo per studiare come i principi della strategia possano essere utilizzati per costruzione di narrazioni efficaci. Abbiamo visto infatti come la strategia abbia cessato di essere arte della guerra per diventare “arte del successo, di fronte a un’opposizione consapevole, dunque in un contesto comunque conflittuale, ma non necessariamente violento” (Luciano Bozzo in Studi di strategia. Guerra, politica, economia, semiotica, psicoanalisi, matematica, Egea). Se la strategia si può declinare in diversi ambiti, la serie Billions ne esplora molti.
L’autopsia di un cadavere non è una recensione. Ispezionare l’interiorità di un libro: per la comprensione dei meccanismi organici, la mimesi della finzione.