Come Autore aggiunto del collettivo Spazinclusi, ho pubblicato sul loro portale questo nuovo racconto che indaga sugli attrezzi, gli arnesi, i ferri del mestiere. E su come tali strumenti influiscano sul risultato finale. Una storia che parla di costruire, ma anche di origini, e di lontananza.
Se le mura non stanno dritte, e gli angoli non sono retti, la gente del paese poi ti parla dietro, e non va bene. Se hai lavorato a dovere, invece, e i muri sono usciti belli ritti, allora li devi cazzafittare, perché se non curi l’intonaco la casa esce proprio una schifezza e te la comprano solo gli scassapagliari. Il fatto della mischiatura richiede attenzione.
La betoniera va bene ma se riesci mescola nel secchio, con la cazzuola, a mano, e carica la malta sullo sparviere, spargila da lì, ne metti poca e col polso muovi la cucchiaia, così l’impasto resta fresco. Ogni volta che puoi usa la manàra. Quella, se hai la mano buona del lavoro, liscia meglio della staggia, e il rinzaffo esce una bellezza