È uscito per Dino Audino editore il volume Corpi del delitto. Scienze forensi e criminologia a uso di scrittori e appassionati di cronaca nera.
Lo trovate in libreria, sul sito dell’editore, su Amazon, ibs e tutti i principali book-store.
Questo libro continua dove si era fermato Delitti e castighi (Dino Audino editore 2019). Se lì raccontavo le indagini “tradizionali”, i pedinamenti, le intercettazioni, in questo volume affronto la medicina legale e la psicologia criminale, la ricerca di impronte digitali e il criminale profiling, il mondo informatico sommerso e il DNA, per mostrare come lavorano nella realtà i professionisti delle scienze forensi e della criminologia.
Corpus delicti è quel principio per cui, se si vuole condannare qualcuno, bisogna dimostrare che è colpevole. Nasce da una vecchia regola di Sir. Matthew Hale, “Niente corpo, niente crimine”, stabilita nel XVII secolo ma oggi superata, tant’è che anche in Italia ci sono stati casi di condanna senza che il corpo della vittima fosse stato trovato. Il superamento della regola di Hale è stato possibile in gran parte proprio per l’avvento delle scienze forensiDall’introduzione