Operando in un teatro lontano e ostile, le informazioni fornite dai servizi segreti dell’area possono risultare fondamentali. Ma al tempo stesso il flusso informativo inverso può compromettere la segretezza delle operazioni. L’articolo esplora questi rischi e una possibile modalità di risposta.
ABSTRACT
L’Inter-Services Intelligence è il servizio di informazio- ni e sicurezza più potente del Pakistan. Tanto influente da essere stato descritto come “uno Stato dentro lo Stato”. Le nazioni occidentali, impegnate in un teatro ostico e distan- te come è stato quello afghano, avevano una fortissima necessità di acquisire notizie riservate, e i servizi delle po- tenze regionali alleate sono una risorsa preziosa in tal sen- so. Al tempo stesso però tali potenze perseguono interessi e obiettivi spesso divergenti rispetto a quelli delle nazioni occidentali. La contiguità informativa quindi può rivelar- si, anziché produttiva, controproducente. La soluzione può solo passare per una gestione proattiva dei rapporti con gli alleati di opportunità, secondo le metodologie ben note nel campo dell’intelligence. Tale modalità di azione però va anche innestata in un ripensamento generale delle modalità strategiche di gestione degli interventi militari, in quanto solo con obiettivi chiari e raggiungibili, e l’applica- zione dei necessari principi strategici, tali obiettivi possono essere raggiunti.
L’articolo è stato pubblicato sul portale del Centro Alti Studi della Difesa (CASD) dello Stato Maggiore della Difesa, nell’ambito della Call for Papers 2022 sull’Afghanistan e raccolto nel quaderno speciale per il Ministero della Difesa. Si può leggere a questo link: Servizi segreti pakistani e disfatta afghana.