Astarte e i suoi fratelli

Spazinclusi

Ecco il quarto capitolo della saga di Astarte, ambientata nella Babilonia pre-diluvio universale. Questa volta l’ingegnoso combattente dovrà vedersela con la misteriosa malattia che ha colpito una bambina, Cabiria, e per risolvere questo enigma dovrà fare i conti col proprio passato e col rapporto controverso che lo lega ai fratelli adottivi: Mikhail, Uriel, Jibril e Azaria.

Novemila anni prima della nascita di Cristo, centinaia di migliaia di persone lasciarono i loro villaggi e si raccolsero a Babilonia. Pastori, contadini e pescatori, illusi dalle promesse di una nuova economia fondata sul baratto, affollarono la prima metropoli della storia. Una città che, appena sorta, era già morente. I suoi vicoli, dopo il tramonto, brulicavano di prostitute e rapinatori; le merci più richieste erano alcolici e armi di ossidiana.

Senza la ruota né la scrittura, privi di qualunque forma di organizzazione sociale, gli abitanti di Babilonia non potevano sapere che il Mar Nero, da lì a pochi anni, incalzato da piogge incessanti e dai frequenti terremoti, avrebbe sommerso la loro civiltà cancellandone per sempre il ricordo. Non lo sapevano ma forse, anche se lo avessero saputo, nulla sarebbe cambiato.

Il racconto è stato pubblicato nel 2024 su Spazinclusi.

 

 

I tre precedenti racconti ambientati a Babilonia li trovate qui:

  1. Astarte
  2. Astarte e il carico di zafferano
  3. Astarte e il metallo misterioso

Uomini coperti di pelli d’orso, altri con indosso armature di corteccia, altri ancora completamente nudi ma con la pelle cosparsa di torba e fango; sembravano tutti simili a strani animali della foresta