Paolo è un giovane poliziotto, ma non è come gli sbirri da film: sovrappeso, solitario, si occupa di gestire la rete informatica della Questura. Ha anche una passione sconfinata per i film pornografici, ai quale dedica la maggior parte del proprio tempo libero, in maniera organizzata e meticolosa.
Quando il questore, per via di un problema al telefono cellulare, entra nello stanzino dove è relegato Paolo, scopre di avere con lui una passione in comune. Questo interesse condiviso per la pornografia sembra a Paolo una questione innocua, finché non scopre che il questore è in preda a un cronico esaurimento nervoso e agisce ormai come un pazzo, senza che nessuno trovi il modo di farlo rimuovere.
Infatti l’ultimo atto del questore, prima che finalmente gli infermieri lo portino via per rinchiuderlo nel reparto psichiatrico, è quello di trasferire Paolo dall’Ufficio Tecnico alla Squadra Omicidi.
I suoi nuovi colleghi, tutti veri poliziotti, fanno muro contro quello che considerano solamente un raccomandato. E perfino Paolo non vuole stare alla Omicidi, non ha le qualità per farlo, e lo sa. Ma finché non arriverà un nuovo questore da Roma, il trasferimento è irrevocabile.
Ed è così che Paolo giunge sulla sua prima scena del delitto, dove nessuno lo calcola ma dove invece la sua grande passione per la pornografia gli farà risolvere il suo primo, e non ultimo, omicidio.
Il soggetto per webserie è stato selezionato nel 2014 per la manifestazione Prima della scrittura, organizzata dal Premio “Sergio Amidei” di Gorizia, Barnabil Produzioni e Hommelette.